lunedì 21 luglio 2014
E' un attimo
E' un attimo dirsi addio
vuotare le tasche
e lanciare le parole
come monete fuori corso
Il nostro amore non compra
non vende
Come ambulanti sulle spiagge
che traboccano pelle e sudore
rechiamo il peso di scelte non fatte
Vigliacco amore non ho saputo
spendermi per te
Il cuore una borsa rubata,
i sentimenti oggetti anonimi
sulla strada.
Adele Musso
martedì 15 luglio 2014
Anna Maria Tornabene - Per Patty Smith
Per Patty Smith
Vita rivoltata
sfoderandone l’essenza acqua
dalle spine
fuoco da un mare calmo
oltre il coraggio la sfida che inventa il tempo
nel balenare di Dio
bevendo il dolore
sino a conoscere mondi senza galassie
dentro i momenti privi di nome che l’anima chiama.
Anna Maria Tornabene
lunedì 7 luglio 2014
Vergine
Di me donna eccellente
felicemente intatta
incorrotto pensiero
Di me si innamorarono
Mi vestirono
di cavoli
per cappello
e di lucide vesti
Volevano darmi
una corona
di fresche corolle
Ma di strapparmi
la lucida veste
ambivo
Volevo un'ostrica
come casa
e - nasconditrice
incorruttibile -
lavorare
alla mia perla
Volevano vedermi
danzare
ma di gesti osceni
volevo mostrarmi
e smentirmi
e occultarmi
e alla mia
occupazione
mostrarmi
Io donna
felicemente intatta
incorrotto pensiero
Di me si innamorarono
Mi vestirono
di cavoli
per cappello
e di lucide vesti
Volevano darmi
una corona
di fresche corolle
Ma di strapparmi
la lucida veste
ambivo
Volevo un'ostrica
come casa
e - nasconditrice
incorruttibile -
lavorare
alla mia perla
Volevano vedermi
danzare
ma di gesti osceni
volevo mostrarmi
e smentirmi
e occultarmi
e alla mia
occupazione
mostrarmi
Io donna
Clotilde Alizzi
lunedì 30 giugno 2014
Datemi una penna
Datemi una penna
Datemi una penna e colorerò l’anima.
Le darò anche le ali e da questo foglio
potrà innalzarsi e volare.
Se pure intoccabile come l’azzurro del cielo
io ve la mostrerò nella sua immacolata
e tenace bellezza.
Lei che è già vita prima di un nome
e contiene l’immenso e l’oceano
nella sua unica goccia.
Datemi una penna e scriverò le sue note
di arpe e zampogne come di tuoni e boati.
Senza di lei siamo il silenzio di bambole in pezza.
Lei che sostiene il tempo pesante delle nostre
brevissime vite per renderci unici e irripetibili.
Occhio dei nostri occhi, cuore del nostro cuore,
mente della nostra mente, mano delle nostre mani.
Partorita da angelo o demone ci conduce.
Datemi una penna e ne traccerò il sentiero
a lei che viene dall’infinito per percorrere
ogni minuscola strada.
Eterna e immutabile, senza né tempo né moda.
Nell’uomo per convivergli palese e invisibile.
È prezioso il suo carico di coscienza
e ragione, e senza di lei null’altro
rimane che buia la notte.
Datemi una penna, e che sia ricca d’inchiostro.
Funniri lu brunzu
Funniri lu brunzu a lu me’ cori
iu vulissi
ca racussì pi nudda cosa
vacillassi
Nimmancu chiù la morti
iu timissi
e di vidiri unghiornu a Diu
sicura fussi.
Fondere il bronzo al mio cuore
io vorrei
Che così per nulla cosa
vacillerei
Nemmeno più la morte
temerei
E di vedere un giorno Dio
sicura sarei.
Adelaide J. Pellitteri
lunedì 23 giugno 2014
lampo metallico - peppa modotti
LAMPO METALLICO
Estasi oggetti del desiderio la seduzione dannata affascinante nuova icona tocco contemporaneo
anche solo per una sera qualche lettura hard boiled
senza dimenticare vertigini di un noir sconosciuto del terzo piano e i vostri persol?
Sotto il lampo metallico il carismatico gangster un decennio di passioni desideri why not?
perché sono solo sorprendenti talismani del buon umore passioni indimenticabili pezzi a volte
non facili ma necessari le oscillazioni del gusto segnano la vita
L'emulazione le loro scelte per identificare e se parliamo degli ultimi dieci anni
stiletti dalla suola rossa sostituisce come se niente fosse
ti ho visto correre sui tacchi sarà accessorio planetario tra trenta anni ci si ritrova
sbigottiti a ricordare gesticolava con la sigaretta in mano o se mai inventeranno un modo
per teletrasportarci alle Maldive durante la pausa pranzo
Posto che il quesito base per cui una semplice borsa possa ritenersi a tutti gli effetti riconosciuta
ma il podio spetta a Peekaboo nell 'armadio oggetti di venerazione
lo steward gli prese la mano i capi low cost danno il meglio di sè
per spiegare come sia possibile andrebbe interpellato un camaleonte
Se dovessimo fare un nome diremmo riconoscibili sconosciuti io sono l'accessorio più gettonato
dell'ultimo decennio anche se pochi lo sanno
senza un blog non si è nessuno questo ha creato uno stato perlomeno sconsigliabile un fenomeno nuovo
sedute proprio accanto storie millenarie hanno preso il nome anche di chi non voleva annodarlo
al collo lo portava al manico della borsa il cellulare mi ha cambiato la vita non solo perché non si può
verificare la soluzione la ricerca estetica sull'utilità
per merito o colpa si è manifestata sotto forme bizzarre frustini da passeggio per un tè tra lady
ammettiamolo ci siamo divertite
Peppa Modotti
lunedì 16 giugno 2014
Consorzio di uomini
Quando la fatica di vivere diventa consapevolezza,
allora non c’è più via d’uscita.
La beffa di questa società superficiale e sciocca
diventa burla del tuo sentire,
di quel che sei,
di ciò che vorresti essere.
Tutte le possibilità ti sono annientate,
disintegrate da burattinai incapaci e avidi
che ti spillano il futuro,
cioè te lo fottono goccia a goccia.
Ricchi sempre più ricchi
e piccolo-borghesi che lottano,
oggi,
lunedì 9 giugno 2014
Paroli 'nta la testa.
I vrazza isati accumpagnano la vuci nta lu cielu
Volano li versi e insieme a u ciatu acchiana a libirtà.
Si calanu l’ali quannu l’omu s’astuta a la so ura.
scinninu l’ombre e s’arrenne la natura.
lunedì 2 giugno 2014
Tu sola sei
Tu sola sei silenziosa sostanza
di vita, latrice di autentica
luce pur nella nera sofferenza.
Luogo essenziale che salvifica
l’essere umano e la sua storia.
Col suo mite esistere santifica
la vita, che in essa si fa gloria.
Donna, tu sola custodisci fatti
primordiali, tu sola sei memoria
di quei pensieri e gesti, diretti
al cuore dell’uomo perché guarisca
dai suoi scuri e orridi difetti.
lunedì 26 maggio 2014
Perduta è la speranza
Svanita in me è la vita
Grandinate di sangue
affollano i miei occhi stanchi.
L'alito del grano
ha lapidato i tuoi graziosi fianchi
bruciandone con pigrizia
i ricurvi contorni.
Lascia che il mio silenzioso lamento
porti finalmente luce
agli atomi che senza me
avidamente trionfano.
Emanuele Scaduto
lunedì 19 maggio 2014
Altalena, di Patrizia Sardisco
di quella prolungata neotenia
che rende insufficienti alla tempesta
cigola un’altalena in certe istanze
oscure, livide come segni
di dita sulla psiche. ora
mi duole Lei, indolenzisce
sogni molli d’afa: il reuma delle trasferte
non autorizzate. tra insoluti e sedimenti.
martedì 6 maggio 2014
FIL ROUGE
FIL ROUGE
Straniamento atmosfere oniriche
suggestioni dadaiste
si snoda piani temporali intersecati tra loro giocoliere
le lancette dell'orologio retrocedono
anche un orologio rotto due volte al giorno segna l'ora esatta
gli ospiti sono pochi decadenza voce narrante
rassegnazione e decadenza
giovane scrittore invitato a cena in una sala vuota
è lui che conosce i segreti vizi e virtù madame la signora elegante capricciosa
colto visionario avventuroso tutti innamorati di un viso estremamente giovane
spicca lo stretto rapporto tra maestro e allievo.
martedì 29 aprile 2014
Adelaide J. Pellitteri
Poeta da decenni, scrittrice da un po' meno
Tu ca dintra ‘i mia fusti pi sbagghiu
TU
Tu ca dintra ‘i mia fusti pi sbagghiu
cu
to’ curuzzu nicu e senza vuci
astutasti
la me’ notti funna
livannumi
disiu di morti eterna.
Pi
ninna nanna ascurtirai sulu a me’ vuci
ca
rialariti nun pozzu onuri e patri, ma
rannuti
a vita a chitu munnu
mai
ti priverò d’amuri e matri.
martedì 22 aprile 2014
Monica Sapio
mi piace il
buongiorno del mattino
prima di ogni
altra cosa
l'odore del corpo
che si protende a
baciarti
ti sfiora le
labbra
piccolo suggello
di una notte
preziosa
in due
che si risveglia
all'alba
ti fa sentire
il sole per te sola
martedì 15 aprile 2014
Alessandra Racca - L'amore non si cura con la citrosodina
e non so più
perchè so che non si diventa per davvero
senza imparare a proteggere
e non c’è modo senza incidere, solo accarezzando
e non c’è modo stando lì, solo sulla porta guardando
non c’è modo senza fracassare l’impulso a fuggire
e non c’è modo senza entrare o farsi entrare
e che bisogna vigilare che non impazzisca l’impasto
del dare, dare nonostante tutto e dell’amore di sè, dell’io sono io
e non c’è modo
se non perdonando ai nostri corpi
la bellezza della loro imperfezione e il tocco violento del tempo
amandola anche
come si ama un bambino pasticcione, agitato timido
e non c’è modo se non mutando e lasciandosi mutare
e non c’è modo di violentare al cambiamento
e non c’è modo senza arrendersi e accettare e non c’è modo senza lottare
e so che dovrei fare respiri lunghi, la sera
se non riesco a dormire
fumare meno, non fumare
struccarmi per bene anche quando son stanca
non rimandare
e so che a volte qualcosa scappa, cede, sbiadisce
e non so più quel che so di sapere
Alessandra Racca, poetessa e attrice piemontese
martedì 1 aprile 2014
Primi giorni a Milano
Giorni duri, questi di Milano:
pieni di pioggia e di indefinite malinconie.
Le illusioni che per tanto tempo
ho cullato ed accarezzato
nei meandri dei pensieri più miei,
oggi mi rimbombano nell’anima
come sonori schiaffi.
martedì 25 marzo 2014
Antonio Siddiolo
ELEFANTE
Grigio dalle forme strane
sembra la notte prima di svegliarsi,
e quelle orecchie piene di parole
sembrano accogliere un monte di fiori,
sembra la fortuna che è, sì, cieca,
ma stracolma di insidie,
e una giornata è lunga
come la sua proboscide
quando piove.
mercoledì 12 marzo 2014
Peppa Modotti - Rientro a terra
Peppa Modotti - Rientro a terra
Quello che non succede l'assenza
definire l'indefinibile concetti astratti
il vuoto dentro o la gioia infinita
Quello che non succede l'assenza
definire l'indefinibile concetti astratti
il vuoto dentro o la gioia infinita
giovedì 6 marzo 2014
Adelaide J.Pellitteri
Adelaide J. Pellitteri
poetessa da decenni e scrittrice da un po' meno
Rosso di sera
Una nuvola solitaria è rimasta
a fissare i colori del tramonto.
Il mare, sotto i raggi generosi,
luccica di magiche scintille.
Il cielo è una guancia emozionata.
Colore buono per amanti e sognatori,
per chi ad ogni istante non si dà per vinto.
Anche la nuvola, sfuggita al temporale,
tutto spera dentro questo rosso.
poetessa da decenni e scrittrice da un po' meno
Rosso di sera
Una nuvola solitaria è rimasta
a fissare i colori del tramonto.
Il mare, sotto i raggi generosi,
luccica di magiche scintille.
Il cielo è una guancia emozionata.
Colore buono per amanti e sognatori,
per chi ad ogni istante non si dà per vinto.
Anche la nuvola, sfuggita al temporale,
tutto spera dentro questo rosso.
giovedì 27 febbraio 2014
Monica Sapio
le parole d’amore sono sassi
che si gettano in mare
saltano sulle onde
o sullo specchio immobile
ma quando vanno a fondo
nessuno
va a prenderli
per tirarli di nuovo
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martedì 25 febbraio 2014
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