Quando
ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
Kostantinos
Kavafis
Camino
de Santiago
Chi
sono ?
Solo
uno che passa
su
questa scaglia di mondo che casualmente è ispanico,
uno
che ha trovato una fonte
e
si è fermato a dissetarsi.
Non
chiedermi che strada ho fatto:
ho
vissuto, ho visto, ho dimenticato.
Non
chiedermi il nome:
sono
quello che vedi
e
il resto lo devi scoprire.
Non seguirmi:
neanch’
io ho una rotta tra i volti
né
una mappa per questo labirinto.
Solo
una… incerta… meta…
Se
vuoi camminare con me,
da
compagno - su questa strada
parleremo,
sì, parleremo…
(2004,
sul Camino)