Ragnatele
di ore, embrioni di minuti
confusione
di mente, voglie rattrappite
parole
spezzate, idee contorte
giorni.
Nascono
'sti giorni dentro la mia mente
S’ammucchiano
come spazzatura
Accanto
ad una sigaretta
crescono
sotto il tetto della noia
vivono
trascinati dall’odor del mare
muoiono
ogni volta che mi tocco i capelli
giorni.
Non ho
amici, io non ho nemici
cammino
fra i rami, non sputo mai per terra
osservo
sempre i miei piedi
non
guardo mai verso il cielo
non ho
mai paura, non ho bisogno di coraggio
giorni.
E gli
occhi della gente
e le mani
di chi non ha niente
le fredde
cosce delle ragazze
la muta
voce di chi comanda giorni.
Ho vinto
il silenzio di chi soffre
cerco
ambizioni fra le pietre nude
stringo
mani balbuzienti
ho dato
serenità alla mia vigliaccheria
cedo
all’equilibrio della mia sconfitta.
Calogero
Orlando
Distinto anche nella sua poesia, parole tristi composte. Che eleganza di pensieri freddi!
RispondiEliminaBravo Calogero!
Nina