Non è mai notte quando vedo il tuo volto
perciò ora a me non sembra che
sia notte,
né che il bosco sia spopolato e
solitario,
perché per me tu sei il mondo
intero;
chi potrà dunque dire che io
sono sola
se il mondo è qui a guardarmi?
Sogno di una
notte di mezza estate
Non ti amo come fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che
propagano il fuoco,
t'amo come si amano certe cose
oscure,
segretamente, tra l'ombra e
l'anima.
Ti amo come pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce
di quei fiori,
e grazie al tuo amore vive
oscuro nel mio corpo
il denso aroma che sale dalla
terra.
Ti amo senza sapere come, né quando, né da dove,
ti amo direttamente senza
problemi né orgoglio,
ti amo così perché non so amare
altrimenti
che in questo modo in cui non sono e non sei,
tanto vicino che la tua mano
sul mio petto è mia,
tanto vicino che si chiudono i
tuoi occhi col mio sonno.
Pablo Neruda
Gustave Coubert, Les dormeuses, 1866 |
Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più
segreti pensieri ?
Romeo e Giulietta
… chiudi gli occhi piano piano
e come s’affonda nell’acqua,
immergiti
nel sonno nuda e vestita di bianco.
Il più bello dei sogni
ti accoglierà.
Chiudi gli occhi piano piano
Abbandonati come nell’arco
delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi.
Chiudi gli occhi piano piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde…
Nazim Hikmet
Verrai stanotte da me perché io possa dormire.
La tempia del sonno
avrà un ultimo raggio stinto dalle viole del banchetto
e la notte cadrà come un velario
sul teatro che il gufo governa.
Verrai senza indugiare,
senza profumi, senza monili,
senza servi;
correrai da me
attraverso le spirali di fumo
delle torce in giardino.
Le mie braccia hanno già preso la forma del tuo corpo
gonfiate d’attesa e desiderio.
Sulla tua nave solcherò
l’oscure onde
e la generosa clessidra
mescolerà le sue sabbie
fermando il tuo tempo notturno
presso il mio corpo.
Verrai stanotte da me
perché dormiamo un sonno pacificato
su un sogno comune.
Lucio Rufo
Lapinio
(trad. F. Sapio)
Gustav Klimt, Danae 1907-1908 |