lunedì 30 giugno 2014
Datemi una penna
Datemi una penna
Datemi una penna e colorerò l’anima.
Le darò anche le ali e da questo foglio
potrà innalzarsi e volare.
Se pure intoccabile come l’azzurro del cielo
io ve la mostrerò nella sua immacolata
e tenace bellezza.
Lei che è già vita prima di un nome
e contiene l’immenso e l’oceano
nella sua unica goccia.
Datemi una penna e scriverò le sue note
di arpe e zampogne come di tuoni e boati.
Senza di lei siamo il silenzio di bambole in pezza.
Lei che sostiene il tempo pesante delle nostre
brevissime vite per renderci unici e irripetibili.
Occhio dei nostri occhi, cuore del nostro cuore,
mente della nostra mente, mano delle nostre mani.
Partorita da angelo o demone ci conduce.
Datemi una penna e ne traccerò il sentiero
a lei che viene dall’infinito per percorrere
ogni minuscola strada.
Eterna e immutabile, senza né tempo né moda.
Nell’uomo per convivergli palese e invisibile.
È prezioso il suo carico di coscienza
e ragione, e senza di lei null’altro
rimane che buia la notte.
Datemi una penna, e che sia ricca d’inchiostro.
Funniri lu brunzu
Funniri lu brunzu a lu me’ cori
iu vulissi
ca racussì pi nudda cosa
vacillassi
Nimmancu chiù la morti
iu timissi
e di vidiri unghiornu a Diu
sicura fussi.
Fondere il bronzo al mio cuore
io vorrei
Che così per nulla cosa
vacillerei
Nemmeno più la morte
temerei
E di vedere un giorno Dio
sicura sarei.
Adelaide J. Pellitteri
lunedì 23 giugno 2014
lampo metallico - peppa modotti
LAMPO METALLICO
Estasi oggetti del desiderio la seduzione dannata affascinante nuova icona tocco contemporaneo
anche solo per una sera qualche lettura hard boiled
senza dimenticare vertigini di un noir sconosciuto del terzo piano e i vostri persol?
Sotto il lampo metallico il carismatico gangster un decennio di passioni desideri why not?
perché sono solo sorprendenti talismani del buon umore passioni indimenticabili pezzi a volte
non facili ma necessari le oscillazioni del gusto segnano la vita
L'emulazione le loro scelte per identificare e se parliamo degli ultimi dieci anni
stiletti dalla suola rossa sostituisce come se niente fosse
ti ho visto correre sui tacchi sarà accessorio planetario tra trenta anni ci si ritrova
sbigottiti a ricordare gesticolava con la sigaretta in mano o se mai inventeranno un modo
per teletrasportarci alle Maldive durante la pausa pranzo
Posto che il quesito base per cui una semplice borsa possa ritenersi a tutti gli effetti riconosciuta
ma il podio spetta a Peekaboo nell 'armadio oggetti di venerazione
lo steward gli prese la mano i capi low cost danno il meglio di sè
per spiegare come sia possibile andrebbe interpellato un camaleonte
Se dovessimo fare un nome diremmo riconoscibili sconosciuti io sono l'accessorio più gettonato
dell'ultimo decennio anche se pochi lo sanno
senza un blog non si è nessuno questo ha creato uno stato perlomeno sconsigliabile un fenomeno nuovo
sedute proprio accanto storie millenarie hanno preso il nome anche di chi non voleva annodarlo
al collo lo portava al manico della borsa il cellulare mi ha cambiato la vita non solo perché non si può
verificare la soluzione la ricerca estetica sull'utilità
per merito o colpa si è manifestata sotto forme bizzarre frustini da passeggio per un tè tra lady
ammettiamolo ci siamo divertite
Peppa Modotti
lunedì 16 giugno 2014
Consorzio di uomini
Quando la fatica di vivere diventa consapevolezza,
allora non c’è più via d’uscita.
La beffa di questa società superficiale e sciocca
diventa burla del tuo sentire,
di quel che sei,
di ciò che vorresti essere.
Tutte le possibilità ti sono annientate,
disintegrate da burattinai incapaci e avidi
che ti spillano il futuro,
cioè te lo fottono goccia a goccia.
Ricchi sempre più ricchi
e piccolo-borghesi che lottano,
oggi,
lunedì 9 giugno 2014
Paroli 'nta la testa.
I vrazza isati accumpagnano la vuci nta lu cielu
Volano li versi e insieme a u ciatu acchiana a libirtà.
Si calanu l’ali quannu l’omu s’astuta a la so ura.
scinninu l’ombre e s’arrenne la natura.
lunedì 2 giugno 2014
Tu sola sei
Tu sola sei silenziosa sostanza
di vita, latrice di autentica
luce pur nella nera sofferenza.
Luogo essenziale che salvifica
l’essere umano e la sua storia.
Col suo mite esistere santifica
la vita, che in essa si fa gloria.
Donna, tu sola custodisci fatti
primordiali, tu sola sei memoria
di quei pensieri e gesti, diretti
al cuore dell’uomo perché guarisca
dai suoi scuri e orridi difetti.
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