lunedì 27 aprile 2015

Fili



La distanza dalle cose altera
il quadrilatero delle mie certezze,
la poltrona rossa velluto morbido 
abbraccia il caldo delle cosce.

Il distacco dalle cose proporzionale
alle mie solitudini
circoscrive limiti e sicurezze,
equilibrio precario di una vita in bilico.

Fredda carlinga, aerei in volo
l'ora è tarda ma resto e lo so,
io conosco il modo.

Gli occhi di una donna che ama la sua terra,
lei non dà retta a nessuno,
amaro il frutto che non vede sole,
arido il volto di un vecchio che non ritorna a casa.

Brucia dolore e forza di un amore.
Soldato di guerra spazzata,
aria viziata di una sigaretta non fumata.

Una decisione che fosse metà per me,
percentuale ribelle di una vita padrona;
rock and roll.

Nina Tarantino

7 commenti:

  1. La poltrona vuota è il simbolo dell'assenza, del vuoto, del distacco da ciò che ci avvolge e vorrebbe stritolarci. La morbidezza inganna. Le donne fingono d'ingannarsi.

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  2. È difficile cogliere il senso di certe poesie, ma ci sono frasi che arrivano come " l'aria viziata di una sigaretta non fumata" che mi da la sensazione di una vita non non vissuta. Non ti conoscevo in veste poetica. Vorrei leggere altro.

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  3. Sofferenza, spaesamento, incertezza sono esperienze che non riescono a piegarti. Lotti, indomita e caparbia, in territori quasi sconosciuti. ma la poltrona la vedo calda morbida avvolgente e sensuale, rifugio vitale.
    Amo il verso "amaro il frutto che non vede il sole". Brava Nina

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    1. Grazie chiunque tu sia
      Nina

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    2. Cara Nina io son l'ANONIMO ma anche l'Innominabile e chissà l'inconoscibile. Fabrizio

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  4. Distacco e distanza fanno perno ad un equilibrio cercato, dopo una guerra non voluta ma subita.
    La poesia esprime l'inesprimibile crudezza di quella porzione di vita che un pò tutti subiamo e lo fa producendo bellezza e godimento.

    RosaL.

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  5. "Io conosco il modo". La veste poetica di una Nina pronta ad affrontare le difficoltà, sempre sorridente, sempre pronta ad accogliere nuove verità. Il pathos che spurga da questa poesia è secco, malinconico, sottile. Un lavoro da professionisti.

    Emanuele Scaduto

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