mercoledì 22 aprile 2015

Io non sono migrante, io sono il prossimo tuo










Agli dei null'altro chiederò che una voce vibrante,
che mi faccia fare a meno dei miei amici spergiuri
mute presenze
che come granito assistono
mentre scorre lava rossa
sul mio corpo
null'altro mi serve
oltre la liana
dove reggo tutti i miei brandelli di carne.
Aspetterò da sola ..come un'isola nel mare
l'angelo
e lascerò che il vento caldo
mi tenga compagnia.



Rosa La Camera








Architettura del XXI secolo
Altare del terzo millennio
Sabbia e ossa
Speranza
Rabbia
Paura
Umori sangue e acqua di mare
Sarà rosso e nero e alto come mille piani
Avrà vele colorate al vento
Dei vestiti volti fazzoletti burka
Inamidati e fermi
Paralizzati dall'ultimo fiato che li mosse
e poi più


Monica Sapio

3 commenti:

  1. Le voci delle nostre donne. Noi non sappiamo, non possiamo tacere, e non ci muove null'altro che la rabbia, la pietà, libere da ogni ipocrisia, libere da ogni demagogia, costrette a subire l'ipocrita posizione di coloro che posti al vertice si credono migliori, ma della pietà dello sciacallo facciamo volentieri a meno.

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  2. Le parole dellenostre due fantastiche autrici spiegano da sè cosa significhi Poesia, da cosa nasce perché shorga. La poesia è sentimeno impossibile da far tacere.

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  3. immagini forti di denuncia, dolore, compassione -cioè partecipazione emotiva.
    Scritture che sgorgano dal cuore, dal cuore quasi non mediato da altro. Brave
    Fabrizio

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