lunedì 18 maggio 2015

Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico.” Albert Camus




                                                                            






                             







                                                     Amicizia

                              Non diamo notizie ma tu sai come stiamo,
                              compi un viaggio di anni in un battere d’ali.

                              Capisci tutto da uno sguardo,
                              conosci i più intimi segreti.

                              Sorridi come un libro serio e onesto,
                              tergi il sudore dalla fronte di chi è stanco.

                              Tutto passa e presto si disperde,
                              ma tu, amicizia, rimani al nostro fianco.

                              Nazim Hikmet




CONFIDENZA

Da un po’ di tempo, amici
non riesco più a essere in orario
- o troppo  presto o molto più tardi.
Con l’età non mi fa più paura
la frugalità
ma lo squallore,
mentre continuo a indulgere  alla bellezza
che mi ostino a cercare ovunque
con  indifferente successo.

La rima? Non l’ho mai amata.
La metrica e il verso? Li ho dimenticati
dopo averli trattati per anni.

In me perdura soltanto
uno spurio enjambement
quasi negletto, in cui il verso
sincopa o echeggia
come le onde che riempiono il mare
di ritmi irrisolti.

La luce, amici miei, mi s’allontana
e anche i giornali, dopo i cinquanta
mi sembra li scrivano
con più  minuti caratteri.

Perdura su tante macerie
una distacco furbastro
di chi guarda e sa già la direzione,
un disincanto che rinuncia al sogno
dove finanche il sonno è interrotto.

Per cause nondimeno misteriose
la vostra voce rimane inalterata
e mi conforta
come un  ritorno fanciullesco a casa.


Fabrizio Sapio




3 commenti:

  1. Un poesia che mi ha preso molto. Grande Fabrizio

    RispondiElimina
  2. Mi piace: Perdura su tante macerie
    una distacco furbastro
    di chi guarda e sa già la direzione,
    un disincanto che rinuncia al sogno
    dove finanche il sonno è interrotto.

    E' una riflessione di maturità. Ma si impara anche in giovane età...

    RispondiElimina
  3. Grazie ragazze. Spero che i nostri mercoledì poetici prolifichino e producano frutti commestibili e... vendibili. Fab

    RispondiElimina