Mio
angelo, io non seppi mai quale angelo
fosti,
o per quali vie storte ti amai
o
venerai, tu che scendendo ogni gradino
sembravi
salirli, frustarmi, mostrarmi
una via
tutta perduta alla ragione, quando
facesti
al caso quel che esso riprometteva,
cioè mi
lasciasti.
Non
seppi nemmeno perché tra tanti chiarori
eccitati
dell’intelletto in pena,
vi furono
così sotterranee evoluzioni
d’un accordarsi al mio, al vostro e tuo
bisogno
d’una
sterilità completa.
Eppure
eccomi qua, a scrivere versi,
come se
fosse non del tutto astratto
alla
mia ricerca d’un enciclopedico
capire
quasi tutto a me offerto senza
lo
spazio di una volontà di ferro a controllare
quel
poco del tutto così mal offerto.
Amelia
Rosselli
Se
mi lasci stasera, non dirlo
perché
io non spezzi
come
infruttuoso conio di moneta
il
ricordo della vita
dalle
tue labbra.
Se
la sera sarà senza sorrisi
e
vuoto specchio l’arrogante stanza
sempre
pronta a parlarmi dei tuoi usi,
che
farò della voce, del mio canto,
con
la necessità che ha il canto
di
udire, e non di pronunciare parole,
di
ascoltare altri canti come sogni?
Sofia
P. Bazori
Gli
raccontai dell'amore,
ne dipanammo
il filo,
del bacio,
che ti prende alle spalle,
non ne
parlammo mai
Le zagare
rubarono l'amaro,
ne tagliammo
la scorza delle arance
e delle dita
le spine
Aveva preso
il succo
nello
svolazzo di un orlo e in ogni piega
dove
insinuava il fiato
Rigida, lo
sguardo oltre il confine
ché il
confine è morte
e segnatura incline
al vuoto
Gli
raccontai di chi era coltello che non tagliava il pane
di una porta
chiusa
e di un
orecchio sordo
Ne dipanammo
il filo
e delle mani
che serrano la bocca,
strappano
primavere,
no
non
raccontammo mai
I tarli
trovarono l'uscita
e il legno
marcio illuse anche la madre
e il lume e
un libro aperto
Rigida e
vuota e piena e vuota
lo sguardo
fisso che è da lì che il cuore fugge
E' il mio merletto
sporco che ti offro,
un peso
greve,
che puoi
cucirti addosso.
A.M.
(selezione poetica a cura di Fabrizio Sapio e Adele Musso, con la partecipazione pittorica di Marc Chagall)
Adele senza sapere l'autore, appena iniziata l'ultima poesia mi son detta "questa mi piace di più". Ha più corpo e allo stesso tempo sfugge al lettore che la insegue.
RispondiEliminaChe belle parole Annalisa, grazie davvero.
EliminaNon sono solo parole, ho cercato di spiegare ciò che ho sentito.
EliminaE ci sei riuscita.
Eliminauna bella selezione, complimenti... Adele, vedo crescere la tua scrittura e ne sono lieta, ci consegni i tuoi fili, i colori nitidi ci restano sulle mani
RispondiEliminapat
Pagina densa di sentimenti che ci regala tanto. Quadro stupendo.
RispondiEliminaNina