Wojeciech Weiss, Nudo
Lettera d'amore
Non è facile dire il cambiamento che operasti.
Se adesso sono viva, allora ero
morta
anche se, come una pietra, non
me ne curavo
e me ne stavo dov'ero per
abitudine.
Tu non ti limitasti a spingermi
un po' col piede, no-
e lasciare che rivolgessi il
mio piccolo occhio nudo
di nuovo verso il cielo, senza
speranza, è ovvio,
di comprendere l'azzurro, o le
stelle.
Non fu questo. Diciamo che ho
dormito: un serpente
mascherato da sasso nero tra i
sassi neri
nel bianco iato dell'inverno-
come i miei vicini, senza
trarre alcun piacere
dai milioni di guance
perfettamente cesellate
che si posavano a ogni istante
per sciogliere
la mia guancia di basalto. Si
mutavano in lacrime,
angeli piangenti su nature
spente,
Ma non mi convincevano. Quelle
lacrime gelavano.
Ogni testa morta aveva una
visiera di ghiaccio.
E io continuavo a dormire come
un dito ripiegato.
La prima cosa che vidi fu
l'aria, aria trasparente,
e le gocce prigioniere che si
levavano in rugiada
limpide come spiriti. Tutt'intorno
giacevano molte
pietre stolide e inespressive,
Io guardavo e non capivo.
Con un brillio di scaglie di
mica, mi svolsi
per riversarmi fuori come un
liquido
tra le zampe d'uccello e gli
steli delle piante
Non m'ingannai. Ti riconobbi
all'istante.
Albero e pietra scintillavano,
senz’ombra.
La mia breve lunghezza diventò
lucente come vetro.
Cominciai a germogliare come un
rametto di marzo:
un braccio e una gamba, un
braccio, una gamba.
Da pietra a nuvola, e così
salii in alto.
Ora assomiglio a una specie di
dio
e fluttuo per l’aria nella mia
veste d'anima
pura come una lastra di
ghiaccio. E' un dono.
Sylvia Plath
Donne mie che siete pigre
angosciate, impaurite,
sappiate che se volete diventare persone
e non oggetti,
dovete fare subito una guerra
dolorosa e gioiosa, non contro gli uomini,
ma contro voi stesse che vi cavate gli occhi
con le dita per non vedere le ingiustizie che vi fanno.
Dacia Maraini
In riva al mare
Dalla mia fronte io esco in riva al mare
dove sommessa mormora i suoi
baci
l’onda; e conchiglie, imbuti
del rumore,
ci ascoltano pudiche e
indifferenti.
Davanti a me si rinnova il suo gioco
di animale veloce che ai miei
piedi
si stende per piacermi e mi
incoraggia
con battiti di ciglia; anima
preda
di polipi e di granchi io ti
respingo,
votata al clima immobile degli
astri.
Su me sospende il cielo la sua curva
larga, ariosa, e modella i miei
passi
non di un’età, non di un
attimo, un’ora
ma di un’antichità: parola
estratta
dalla tua pausa, o mare, fronte
colma.
Giovanna Bemporad
Amèdèe De La Patellière - Bagnanti a Bandol, 1928
Lei glielo disse credendolo amico.
Lui l’accolse tra le sue braccia.
(Ma il cuore transitò nella nebbia e le parole
si fecero forbici)
Nella dolina emerse un fiume umiliato
e senz’alveo, che inondò la casa.
Vuoi che uccida?, chiese.
Mentre ancora fissava, agì la lama
che non aveva timore:
sangue come vino rubino
sulla tovaglia bianca della pelle squarciata.
Si scambiarono occhi e sentirono affanni alieni.
Lui cadde, lei cadde.
Sofia P. Bazori
Edward Hopper South Carolina
Selezione poetica e immagini a cura di Fabrizio Sapio e Adele Musso
Bella anche questa selezione. Giornata proficua oggi per il Blog
RispondiEliminaLe vostre selezioni sono dei doni speciali. Grazie, Ade e Fabrizio.
RispondiEliminaSere.
dimenticavo: lettera d'amore è qualcosa di straordinario!
RispondiEliminaGrazie a voi, i vostri commenti ci riempiono di gioia, vero Fabrizio?
RispondiEliminaAdele
Serena anche io amo lettera d amore. Grazie a tutti per i commenti sempre interessanti. Fab
EliminaChe bella pagina, sempre piacevole leggere e guardare le immagini. L'ultima poesia mi ha colpita per la sua cruenta diversità, le parole che diventano forbici, il tradimento, il sangue e il vino dello stesso colore, il rosso che si contrappone al bianco della tovaglia, la pelle spaccata, gli sguardi ritrovati, e la morte che li divide ma unisce al tempo stesso; la trovo particolare. Complimenti per la scelta.
RispondiEliminaNina
Cara Nina, si tratta sempre della mia amata Sofia Bazori, che a volte emerge e si fa largo tra le altre.fab
EliminaSofia P. Bazori...poeta (essa) d'altri tempi che di questi tempi graffia con immagini vivissime
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaMi piace della selezione l'argomento, più di ogni altra cosa, che in versi davvero rende e in queste righe, che trovo altrettanto stupende, ritrovo il simile e il contrario, l'unico sentimento che si addice ad ogni uomo...Amore Amore Amore
RispondiEliminaQuale più bella non so dire, direi che Dacia Maraini ha detto una verità sostanziale, che tuttavia impedisce l'AMore così intrigato e poi cantato.
Grazie molto bella la selezione. E sono spinta a parlare in versi
Niente come la poesia bella rende l'intrigo dei pensieri presenti e passati, delle sensazioni, delle esperienze che si intrecciano come rami spinosi.
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