Rufino, Antologia Palatina, V, 36
Melìssa, Ròdope e
Rodoclèa contendevano il vanto
chi fra di loro
avesse più bello il fior del pube.
Vollero che io
giudicassi, e come le celebri dee
mi si posero davanti
nude, tutte odorose,
tutte provocanti.
Quello di Ròdope in
mezzo alle cosce
mi apparve divino,
splendido
come rosaio dischiuso
da zéfiro vivace…
Quello di Rodoclèa
stava nitido, scultoreo,
come tra bianche
colonne un tempio, sacrale,
appena appena disegnato da una peluria dorata.
Quello di Melìssa era
turgido come
melograno maturo,
rosato: un sogno.
Basta! ben sapendo
quali pene ebbe Paride dal suo giudizio,
tutt’e tre le
immortali io cinsi di vittoria.
Incisione, Giulio Romano (I modi)
P.Aretino
Sopra i XVI Modi di Giulio Romano: VI Modo
Tu m'hai il cazzo in
la potta, e il cul mi vedi
e io veggio il tuo cul com'egli è fatto,
ma tu potresti dir ch'io sono un matto,
perch'io tengo le mani ove stanno i piedi.
- Ma s'a codesto modo
fotter credi,
sei una bestia, e non ti verrà fatto;
perch'asssai meglio del fotter m'adatto,
quando col petto sul mio petto siedi.
- Io vi vo' fotter
per lettera, Comare,
e voglio farvi al cul tante mamine
co le dita, col cazzo, e col menare,
e sentirete un piacer
senza fine.
E so ben ch'è più dolce ch'il grattare
da Dee, da Duchesse e da Regine;
e mi direte al fine
ch'io sono un valent'uomo in tal mestiero...
Ma d'aver poco cazzo mi dispero.
(Guido Cagnacci, nu feminino)
P.Aretino
Sopra i XVI Modi di Giulio Romano: I Modo
Fottiamci, anima mia,
fottiamci presto
perché tutti per fotter nati siamo;
e se tu il cazzo adori, io la potta amo,
e saria il mondo un cazzo senza questo.
E se post mortem
fotter fosse onesto,
direi: Tanto fottiam, che ci moiamo;
e di là fotterem Eva e Adamo,
che trovarno il morir sì disonesto.
- Veramente egli è
ver, che se i furfanti
non mangiavan quel frutto traditore,
io so che si sfoiavano gli amanti.
Ma lasciam'ir le
ciance, e sino al core
ficcami il cazzo, e fà che mi si schianti
l'anima, ch'in sul cazzo or nasce or muore;
e se possibil fore,
non mi tener della potta anche i coglioni,
d'ogni piacer fortuni testimoni.
(Pelagio Pelagi, Saffo e Rodope abbracciate 1808/1809)
Dioscòride, Antologia Palatina, V – 94
Melìte, tu lo sai?
Hai gli occhi di Era,
le mani di Atena, il
seno di Afrodite,
le caviglie di Teti.
Beato chi ti guarda,
tre volte di più chi
ti ascolta,
un semidio chi ti
ama, un dio chi ti possiede.
(Tamara De Lempicka, La bella Rafaëla (1927)
Tu lo sai che
m’invento
quando ti voglio
chiavare.
Coprirti di broccati
con bottoni e nastrini
e ad uno ad uno senza
fretta scioglierli
colle mani e coi
denti.
Cospargerti di miele
di lavanda
e leccarti dal petto
alle cosce.
Legarti i polsi e
spalancare
le gambe a ventaglio
di carne.
Far del tuo corpo un
arco
per aver bocca e fica
pronte alle mie mani.
Nel cielo incurvato
del tuo palato
spinger la ghianda e
il tronco
sino ai due testimoni
dell’orgasmo.
E poi, sui caldi
guanciali delle tue natiche
riposare.
F. Sapio
Il sogno della moglie del pescatore (shunga di Hokusai)
Non mi interessano i preliminari
godo d'orgasmo precoce
quelli li lascio a giovani puledre
Il freno, io, lo strappo con un morso
Sfiori la spalla
ti stringo il polso
cerco la tua bocca
E' guida il buio
e il fiato è l'orlo delle labbra.
Dell'amore in fondo non mi importa
Più che puoi l'affondo
sintesi e terminazione dell'inizio
che il guanto lo raccolsi
e lo nascondo.
godo d'orgasmo precoce
quelli li lascio a giovani puledre
Il freno, io, lo strappo con un morso
Sfiori la spalla
ti stringo il polso
cerco la tua bocca
E' guida il buio
e il fiato è l'orlo delle labbra.
Dell'amore in fondo non mi importa
Più che puoi l'affondo
sintesi e terminazione dell'inizio
che il guanto lo raccolsi
e lo nascondo.
A.M.
(Balthus, La chambre 1952/1954)
Mizza! Questa lattina poetica mi piacque assai!
RispondiEliminaEmanuele Scaduto
Ottimo commento visivo
RispondiEliminaGrazie Adele
Lattina poetica hard, vi siete scatenati!
RispondiEliminaAnnalisa B.
oddìo mio, corro a confessarmi! (emoticon xxx)
RispondiEliminaBene. Il sesso acchiappa sempre! Il test funziona. Spero tu abbia apprezzato contenuto e cornice.
RispondiEliminaContenuti e cornice ideali per esprimere poeticamente un pezzo di quello che tutti noi siamo : carne e sangue (scusate la banalità) ! Bravi a tutto tondo. Questa lattina la condivido con vero piacere, come ogni settimana
RispondiEliminaMi piace che poi qualcuno si sconvolge con quello che pubblico io. vero Ade?! Comunque complimenti, nei quadri io avrei osato di più!
RispondiEliminalasciamo qualcosa all'immaginario individuale, se si mostra tutto che piacere resta?
EliminaAccidenti che mi ero persa meditabonda delle cose accidentali dei nostri ambiti! Che,a svegliarmi stamattina, nel letto nuovo, mi sarei attardata, se l'avessi letto all'alba.
RispondiEliminaahahah
EliminaMi pare al di là del contenuto che acchiappa, come avete appena detto, che molto sia detto e anche visto. intenzionata a commentare, come su invito dei conduttori, in realtà stupita commento, non per dovere di cortesia.
RispondiEliminaTrovo belle tutte le pagine che avete finora condiviso.
Trovo che il tempo a volte rema contro a leggere tutto il bel post che ogni settimana proponete.
A presto, anche senza troppi acchiappi
Lieti do avere aficionados assidui.Fab
RispondiEliminaProbabilmente il contatore conterà un'infinità di ingressi, ma non mi sembrano poesie erotiche, sono proprio esplicite. Io sono per l'erotismo poetico che coinvolge non solo gli occhi e dunque non mi ci ritrovo. In compenso avete visto che risultati? Che sa da fa' per portare la pagnotta a casa. Metti il fior fior di poesia che a leggerle ti s'aprono il core e la sapienza insieme e nun becchi manco 'no sguardo intenzionato. Sbatti in faccia il fior de'fiori ed ecco che s'accorre in massa a truppa, è tutta n'adunanza! Me sembra de sta' ar cinema de li militari fora da caserma per du ore.
RispondiEliminaIl libro V dell'Anthologia Palatina fa vincere facile. :)
RispondiEliminaBrava lo conosci, e sono pochi. Conoscevi anche Aretino, direttamente? vuoi cimentarti anche tu col genere come abbiamo fatto noi e senza rete? Questo NON era facile, vero? Prova.
EliminaTrovo questa selezione di poesie molto accattivante, esplicita ma non volgare. La spinta giusta per invogliare chi sta lontano dalla poesia che considera tristemente dolce. Adoro i quadri di Tamara e mi sorprende leggere un Signor Sapio così naturale. Apprezzo sempre chi riesce a liberarsi. Grazie per il vostro lavoro e per le vostre poesie. A rileggervi.
RispondiEliminaNina