SI MI NNÈ GHIRI
Si mi nnè ghiri ti portu
'nto cori
e lu to' ciavuru mi portu
appressu,
ddu ciavuru bonu di limiuna
e furmentu
'u ciavuru bonu ca mi porta
lu ventu.
'A brezza marina cca nun la
lassu,
mi nni portu 'na sporta
'ncucciata 'nto vrazzu.
L'acqua ra 'Nzerra 'nta 'na
burnia
e un catu mi portu di terra
mia.
'Na rama d'alivu e 'na
bacchetta di rosa,
'na vesta bianca e un mazzu
di sposa.
Quattru valigi mi porti di
tia
pi nun patiri la malincunia.
Scinni 'na lacrima...,
non pozzu cchiù ancora
scrivìri,
ca si ci penzu mi sentu
murìri.
Si mi nnè ghiri sarà cu
duluri,
ma si lu fazzu, lu fazzu
p'amuri.
Adelaide J. Pellitteri
Vorrei veramente essere morta.
Essa
lasciandomi piangendo forte,
mi disse:
"Quanto ci è dato soffrire,
Saffo: contro ogni mia voglia
io devo
abbandonarti".
Allontanati
felice" risposi
Ma ricorda
che fui di te
sempre
amorosa.
Ma se tu
dimenticherai
(e tu
dimentichi) io voglio ricordare
i nostri
celesti patimenti:
le molte
ghirlande di viole e rose
che a me
vicina, sul grembo
intrecciasti
col timo;
i vezzi di
leggiadre corolle
che mi
chiudesti intorno
al delicato
collo;
l'olio da
re, forte di fiori,
che la tua
mano lisciava
sulla lucida
pelle;
e i molli
letti
dove alle
tenere fanciulle joniche
nasceva
l'amore della tua bellezza.
Non un canto
di coro,
ne' sacro,
ne' inno nuziale
si levava
senza le nostre voci;
e non il
bosco dove a primavera
il suono..
Chi è solo bello, resta bello all’occhio. Ma chi ha
valore sarà bello sempre” ...
che di parole ne rimasero tra i capelli
e nello sguardo che vedeva ciò che voleva vedere
smessi gli abiti e i pensieri regalati ai poveri di Dio
Non stupirti se ti chiederò
di chiudermi bene gli occhi
affinché nessuno abbia a spiare
il vuoto e l'iride rovescia
Immobile,
con la corona opaca e la pelle ispessita
non stupirti se l'amore lo inalerai con i fiori marciti
nell'aria rarefatta
Qualcuno aprirà la finestra e vedrà oltre.
Non si sopporta la vista di ciò che non si comprende.
Ti salveranno le speranze
perché questo è ciò che fanno le speranze
le mani che trascinano verso l'alba
ché la notte non ti salva.
E non stupirti se del mio amore
resterà solo una leggera pressione sulla spalla
diranno: era una donna di valore.
Adele Musso
Tutte e tre le poesie creano immagini grandiose e in tutte e tre un elemento in comune é l'odore (i limoni in Jole, il timo in Saffo e i fiori marciti in Adele).
RispondiEliminaAde, proprio questa immagine dell'inalare i fiori marci, mi ricorda la mia foto di copertina che hai visto ieri, che dici?
Dico che nulla avviene per caso e che ci sono percorsi apparentemente invisibili che spesso conducono in luogo unico.
EliminaChe profumo di grande poesia. Meraviglioso leggervi. L'amore vero scorre nelle vostre vene in eterno. E ne resta traccia indelebile. Grazie a entrambe le siciliane e un rispettoso omaggio alla greca. Fab
RispondiEliminaGrazie Fabrizio, in maniera casuale queste tre poesie si legano. L'amore che dispera quando ci si deve allontanare dalla propria terra e si cerca di sintetizzare in pochi oggetti il senso dell'appartenenza a un luogo. L'acqua, la terra, l'aria, e il quarto elemento è: l'amore/fuoco. Brava Jole.
EliminaGrazie Fo, Fab e Adele, ho sempre avuto grande pudore a scrivere poesie d'amore, per questo le le mie non sono tantissime. Leggere Adele a me fa bene ed è bella (lo dico a Fo) l'immagine che dopo i fiori marci qualcuno aprirà la finestra e guarderà oltre.
RispondiEliminaDi Saffo (per rimanere nel tema dell'amore) voglio riportare questo verso: Alcuni dicono che sulla terra nera la cosa più bella sia un esercito di cavalieri, altri di fanti, altri di navi, io invece ciò di cui uno è innamorato.
Come darle torto?
Buonasera. Lessi di voi e lessi presto. Lessi di buon attino ma non commentai...
RispondiEliminaDopo questo inizio poetico mi spiego, l'amore come perdita di Jole nel suo dialetto che adoro. Lo conoscevo già il suo dialetto poetico, rende tra limiuni e valigie. sembra una partenza dovuta e sofferta, per amore per la famiglia , come di migrante.
Di adele la perdita è sinonimo di morte, rievocata dai fiori marci e l'assenza come perdita e partenza. Molto belle tutte