giovedì 16 febbraio 2017

telefonami tra cent'anni









Alternativa episodica del poeta

Stavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta ci è voluto
più o meno lo stesso tempo
chiaro la torta era una stesura definitiva
una poesia avrebbe avuto
un po' di strada da fare giorni e settimane
e parecchi fogli stropicciati

La torta aveva già una sua piccola
platea ciarlante
che ruzzolava tra camioncini e un'autopompa
sul pavimento della cucina.

Questa torta piacerà a tutti
avrà dentro mele e mirtilli rossi
albicocche secche
tanti amici diranno ma perché diavolo
ne hai fatta una sola

Questo non succede con le poesie
a causa di una inesprimibile  tristezza
ho deciso
di dedicare la mattinata a un pubblico ricettivo
non voglio aspettare
una settimana un anno una generazione
che si presenti il consumatore giusto







Avevo bisogno di parlare con mia sorella

Avevo bisogno di parlare con mia sorella
parlarle al telefono intendo
come facevo ogni mattina
e anche la sera
quando i nipotini dicevano qualcosa
che ci stringeva il cuore

Ho chiamato il suo telefono ha squillato quattro volte
potete immaginarmi trattenere il respiro
poi c'è stato un terribile rumore telefonico
una voce ha detto questo numero non è più attivo
che meraviglia ho pensato posso ancora chiamare
non hanno assegnato il suo numero a un'altra persona malgrado
due anni di assenza per morte.







RESPONSABILITA’

È responsabilità della società accettare che il poeta sia un poeta
È responsabilità del poeta essere una donna
È responsabilità del poeta stare agli angoli delle strade
consegnando poesie e volantini scritti mirabilmente
o volantini dalla retorica esasperata
inguardabili
È responsabilità del poeta essere pigro andare in giro a vaticinare
È responsabilità del poeta non pagare tasse destinate alla guerra
È responsabilità del poeta entrare e uscire da torri
d’avorio e bilocali in periferia
e campi di granoturco e accampamenti militari
È responsabilità del poeta maschio essere una donna
È responsabilità del poeta femmina essere una donna
È responsabilità di chi è poeta affermare la verità contro il potere come dicono
i Quaccheri
È responsabilità di chi è poeta imparare la verità da chi non ha potere
È responsabilità del poeta dire molte volte: non c’è
libertà senza giustizia e questo significa giustizia
economica e giustizia degli affetti
È responsabilità del poeta cantarlo in tutte le chiavi
originali e tradizionali in cui si cantano e dicono le poesie
È responsabilità del poeta ascoltare le chiacchiere e rimetterle
in giro come i cantastorie che travasano il racconto della vita
Non c’è libertà senza paura e coraggio. Non c’è
libertà se non continuano
la terra e l’aria e l’acqua e se non continuano
anche i bambini
È responsabilità del poeta essere una donna sorvegliare
il mondo e gridare come Cassandra ma stavolta
essere ascoltata.




selezione poetica e immagini a cura di Adele Musso e Fabrizio Sapio

8 commenti:

  1. Ma di chi sono queste poesie meravigliose?

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  2. mi piacquero, in particolare la prima e la seconda (non so di chi sia)
    la seconda molto carver mi ha ricordato il racconto del pasticcere che ha una torta ordinata per un bambino che intanto è morto, la prima boh, c'è una torta...
    gd

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  3. accipicchia! mi scordai di mettere l'autrice, si tratta di Grace Paley, americana e ottima scrittrice di racconti.

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  4. Selezione bella e significativa. Grazie

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  5. Pensavo di aver commentato..
    Questa è poesia contestuale, poesia che ci aiuta ad interpretare la realtà...A me piace molto.
    Ha molto a che vedere con Carver, entrambi americani, stesso periodo, condividono alcuni temi

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    1. Trovo che ha molto senso questo tipo di poesia, e che una poesia sensata sia necessaria nel nostro tempo.

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  6. Ecco infatti l'autore...ero qui a ricordarvelo. Lo avete inserito. Mi sono piaciute

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