mercoledì 1 luglio 2015

32. IL SILENZIO FRA DUE AMICI






Per la prima volta
provavo il piacere perverso
di essere differente dagli altri;
è difficile non credersi superiori,
quando si soffre di più,
e la visione della gente felice
ci dà la nausea della felicità.




Corpo, facchino dell’anima,
in cui sperare forse sarebbe vano,
amato corpo, più che non amarti;
cuore in un vivente ciborio trasmutato;
bocca senza fine tesa alle più nuove esche.
Mari dove si può vogare, sorgenti dove si può bere;
frumento e vino misti al banchetto rituale;
alibi del sonno, dolce cavità nera;
inseparabile terra offerta a tutti i nostri passi.
Aria che mi colmi di spazio e di equilibrio;
brividi lungo i nervi; spasmi di fibra in fibra;
occhi sull’immenso vuoto per poco tempo aperti.
Corpo, vecchio mio compagno, noi moriremo insieme.
Come non amarti, forma a cui io somiglio,
se è nelle tue braccia che stringo l’universo?

 (Marguerite Yourcenar)



Pingue
discontinua e plurale
assorbo voci e croci
di brute epifanie occasionali
e sono
multiplo di io
sottomultiplo a Dio
potenza ennesima di sfalci e potature
la radice di un rovo senza more
                                    [o senza amore]
decimale aperiodico infinito:
arrotondata per eccesso

Patrizia Sardisco
 


Selezione poetica e immagini a cura di Adele Musso



7 commenti:

  1. Ho lasciato il mio commento su Fb. Qui lo ribadisco. Mi piace molto sia l'una che l'altra. Trovo più bella la seconda per ovvi motivi. Ma non solo perchè è di Patrizia. La trovo davvero più bella dell'altra di Yourcenar

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Clotilde sono felice che ti piaccia! Non ho visto il commento su fb... dov'è? lo cercherò, per ringraziarti ancora
      pat

      Elimina
  2. Quello che qui leggo è straordinario. Patrizia, lasci sempre senza fiato. La Yourcenar grande poetessa, sono molto ignorante, non lo sapevo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero troppo generosa Valeria... un caro saluto
      pat

      Elimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Quello che amo del poetare di Pat è questo lavoro che fa di scavare per trovare la parola giusta, che si manifesta poi come un'epifania.
    Ogni sentimento, pensiero espressi hanno il sapore della cura e della ricerca.
    Sempre una grande Pat.
    La Yourcenar, d'altro canto, sa esattamente quello che penso di lei, poiché, puro spirito, legge perfettamente i miei pensieri (ahahahah ...).
    Luce.
    PS: mi mangiai un po' di parole, per questo eliminai il commento precedente.

    RispondiElimina
  5. Grazie Lucia, la più appassionata delle mie lettrici!.. ti abbraccio, il tuo affetto è prezioso (e ricambiato!)

    RispondiElimina