un uomo
riconosce i torti
compiuti
una donna
accetta che un figlio se
ne vada
un padre
chiama fratelli i propri
figli
una storia
raccontata con la penna
dei vinti
Giustizia
è guardare alla carne
rossa della vita
senza diaframmi
poiché addormentano di
stupore i prismi delle reliquie
e raffreddano le mani i
microscopi delle scienze
e la moneta di per sé
non sfama
Giustizia usa con
proprietà gli strumenti
poiché l’ascia non è
nata per uccidere
né il coltello per
ferire
avanza sulle barricate
della libertà
e bacia donne dal volto
austero
e dalle braccia sporche
di fumo
Giustizia s’annida
nelle leggi naturali
che abbracciano tutti
gli esseri senzienti
perché non di solo pane
ci nutriamo
ma di respiro sguardo e cammino
sguardo in basso –
sguardo in alto
e sempre un perché nella
testa.
Poesia che ne contiene tanta. Ricerca delle parole e concetti alti che nutrono quei perché nella testa, sguardo in basso - sguardo in alto. Grazie Fabrizio!
RispondiEliminaNina
Sono i pensieri che abbiamo tutti. Dobbiamo imparare a tirarli fuori in modo intellegibile. Nina, aspetto di leggerti qui "prima di subito". Fabrizio
EliminaIo che non ci capisco molto di poesia scopro un grande saggio che mette un po' soggezione. (l'emoticon di per sé non sfama)
RispondiEliminaRaimondo grazie. Faccio quello che posso...fabrizio
RispondiEliminaIo che trovo la poesia ovunque, la apprezzo meno nelle incisioni sul marmo sovrastato da stendardi e statue, che si accompagnano allo stile neoclassico. Questa poesia mi ricorda il verso di Goethe, preciso ed estetizzante.
RispondiEliminaRosaL.
Trovo sia necessario elevare il tono e il gesto, se l'argomento - che è fondante - lo richiede. Non disturbare Goethe, forse basta Neruda. Quando parlerò della tazzina da tè della zia di guidogozzano, forse avrò uno stile dimesso e piccolo-borghese. Fab
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